Cittadinanza italiana, da dieci mesi attende di poter giurare

Cittadinanza italiana, da dieci mesi attende di poter giurare: la storia di Ahmed Iman

Da dieci mesi attende la convocazione per il giuramento che le consentirebbe di diventare a tutti gli effetti cittadina italiana. Eppure, da maggio 2021 ad oggi, Ahmed Iman non è stata ancora chiamata dal Comune di Abbiategrasso, dove risiede da anni con il marito Essam Gad, di nazionalità egiziana.

Proprio il compagno di Ahmed denuncia l’accaduto, sottolineando come in questi 17 anni la coppia si sia integrata alla perfezione nella comunità abbiatense contribuendo anche a molte iniziative benefiche con l’associazione culturale e altre realtà impegnate nel sociale.

Il figlio della coppia frequenta il liceo scientifico Bramante di Magenta e sta per compiere 18 anni. Nel comune milanese la famigliola egiziana è molto ben voluta e loro stessi non vedono l’ora di potersi dire finalmente italiani.

Tuttavia, nonostante tutte le pratiche già completate e la notifica già ricevuta, Ahmed non viene ancora convocata per il giuramento. In genere, come precisa lo stesso Essam, dopo 60 giorni dalla notifica si viene convocati dal Comune per giurare, ma sua moglie attende ormai da dieci mesi.

Ogni volta in cui si reca in Comune, l’egiziano si sente rispondere che ci sono pratiche in sospeso a causa della pandemia, che serve pazienza e che Ahmed prima o poi verrà convocata. Ma chiaramente questo stallo causa alcuni problemi, a cominciare dalla carta d’identità della moglie di Essam, ormai scaduta, che non consente di utilizzare il sistema Spid e di avere accesso ai vari servizi.

Il sindaco di Abbiategrasso, Cesare Nai, ha spiegato che si tratta di pratiche che hanno subito un grosso ritardo a causa della pandemia. Inoltre, il primo cittadino ha lamentato anche una carenza di personale, precisando che la sua amministrazione sta cercando di aumentare l’organico per velocizzare le varie pratiche e snellire l’iter burocratico.

Di certo bisogna sbrigarsi, anche perché una volta ricevuta la notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana si hanno sei mesi di tempo per prestare giuramento: passato questo tempo, il decreto perde validità e bisogna presentare una nuova domanda, riavviando tutto l’iter burocratico. Per Essam e Ahmed si tratterebbe di un vero e proprio incubo.

Giuramento: la formula da pronunciare e i costi

La formula da pronunciare in occasione del giuramento – dinanzi ad un Ufficiale dello Stato Civile – è la seguente: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le Leggi dello Stato”. Completata la formula, si acquisisce la cittadinanza italiana.

Coloro che risiedono in Italia possono giurare presso il proprio Comune di residenza; chi risiede all’estero deve recarsi presso l’Autorità diplomatica o consolare italiana competente.

I costi variano a seconda del Comune o dell’Autorità diplomatica o consolare di riferimento. Per procedere, sono necessari il decreto di concessione della cittadinanza italiana, il documento di identità (eventualmente anche quello dei propri figli) e il permesso di soggiorno, ove presente. Bisognerà poi presentare ulteriori documenti nel caso l’ufficio dove ci si rivolge li richieda. 

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