Appello a Draghi per le Seconde generazioni e la cittadinanza italiana

IUS SOLI, LANDINI RILANCIA LA PROPOSTA A DRAGHI. MELONI SUL PIEDE DI GUERRA

Tra i tanti temi posti all’attenzione di Mario Draghi, incaricato a formare un nuovo governo dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo le dimissioni del precedente premier Giuseppe Conte e l’impossibilità di arrivare ad una nuova maggioranza parlamentare, non è passato inosservato il richiamo alla necessità di giungere finalmente allo Ius Soli.

Da tempo associazioni come “Italiani senza Cittadinanza” e “Ero straniero” chiedono una legge che possa consentire a milioni di ragazzi e ragazze, nati in Italia da genitori stranieri, di poter avere fin da subito la cittadinanza italiana senza dover attendere il compimento della maggiore età.

Lo Ius Soli, appunto, un tema che è stato posto in disparte da alcune forze politiche che pure in passato lo utilizzarono come cavallo di battaglia, salvo poi fare marcia indietro per timore di favorire l’avversario sovranista.

Il riferimento è ovviamente al Partito Democratico, e non è certo un caso se il tema Ius Soli non è stato portato dai “Dem” all’attenzione dell’ex presidente della BCE, bensì da Maurizio Landini, attuale segretario generale della CGIL.

“Quando si parla di dare un futuro ai giovani e se si vuole costruire un clima di coesione – le parole di Landini riportate anche dall’Adnkronos – allora bisogna dire che i giovani sono anche figli di migranti e se si vuole creare un clima di coesione diverso serve che chi nasce qui o ha studiato qui abbia gli stessi diritti di cittadinanza di tutti gli altri”.

Il segretario generale dello storico sindacato dei lavoratori ha pertanto sottolineato l’urgenza di arrivare ad una legge che metta la parola fine a questa discriminazione.

Parole, quelle di Landini, che hanno già provocato le prime reazioni nel mondo politico. Se da sinistra nessuno ha dato man forte al segretario della CGIL, da destra ci ha pensato Giorgia Meloni a ribadire le posizioni di Fratelli d’Italia, partito nettamente contrario all’applicazione di una misura di questo tipo.

La Meloni ha voluto esprimere tutto il suo sconcerto tramite i canali social, in particolare su Twitter, dove si chiede se possa essere questa la priorità nel momento storico attuale.

“È normale – si chiede la leader di FdI – che mentre rischiamo milioni di disoccupati il sindacato dei lavoratori si occupi di chiedere al nuovo governo la cittadinanza automatica agli immigrati?”.

Stupisce ma non troppo, invece, il silenzio di Matteo Salvini, che pure ha sempre osteggiato con forza l’idea dello Ius Soli. Il leader della Lega ha deciso di dare appoggio al governo Draghi, ingoiando anche una serie di “rospi”, a cominciare dall’entrare a far parte di una maggioranza che comprende anche i “nemici storici” come PD e LeU e quelli “di nuovo corso” come il Movimento 5 Stelle.

Salvini, negli ultimi giorni, si è mostrato molto più morbido sulle tematiche riguardanti l’immigrazione, pertanto non è da escludere che il numero uno del Carroccio possa arrivare addirittura a chiudere un occhio sullo Ius Soli, pur di portare a casa alcuni risultati importanti su infrastrutture e investimenti.

Va comunque ricordato che attualmente in Commissione Affari Costituzionali sono presenti due proposte di legge. La prima, presentata dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini, è in realtà una forma di ius culturae.

Nella proposta di legge, infatti, viene precisato che la cittadinanza italiana è da destinare a coloro che sono nati nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, “di cui almeno uno è regolarmente soggiornante in Italia da almeno un anno, al momento della nascita del figlio”. In più, la cittadinanza sarebbe garantita anche per “chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui almeno uno è nato in Italia”. 

Tuttavia, la proposta presentata dalla Boldrini afferma anche che per l’ottenimento della cittadinanza italiana è necessario “aver frequentato un corso di istruzione primaria o secondaria di primo grado ovvero secondaria di secondo grado presso istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione”.

Come accennato, in commissione Affari Costituzionali è presente anche un’altra proposta di legge, che porta invece la firma di Matteo Orfini (Partito Democratico) e prevede che il minore nato da genitori stranieri acquisisca la cittadinanza italiana dopo aver completato un ciclo di studi nel nostro Paese (elementari, medie o scuole superiori).

Il PD sembra ormai fortemente orientato su uno Ius Culturae piuttosto che sullo Ius Soli, anche perché questa misura consentirebbe di trovare la convergenza con il Movimento 5 Stelle. Non tutte le anime dei pentastellati sono così “aperte” su questo argomento, anche se bisognerà capire cosa accadrà in seno al M5S dopo l’addio di Alessandro Di Battista: il rischio scissione è tutt’altro che remoto.

2 thoughts on “Appello a Draghi per le Seconde generazioni e la cittadinanza italiana

Comments are closed.

error: Content is protected !!